Investire e raccogliere fondi tramite crowdfunding: perché il crowd può salvare il tessuto imprenditoriale italiano

Investire e raccogliere fondi tramite crowdfunding: perché il crowd può salvare il tessuto imprenditoriale italiano

Il 2022 è probabilmente l’anno della vera ripresa per il nostro paese. A distanza di due anni dalla pandemia, infatti, le cose stanno pian piano ripartendo con prospettive e obiettivi diversi e nuovi.

Sappiamo che l’Italia è il paese delle piccole e medie imprese, le prime ad aver accusato lo stop dovuto al dilagare del virus Covid 19 e che, quindi, ad oggi, hanno estremo bisogno di aiuti, fondi e fiducia per poter ripartire.

Le piattaforme di Crowdfunding, sia Equity che Debt, in questo contesto, possono rappresentare proprio l’elemento di svolta.

Ne abbiamo parlato in un’intervista con Domenico Doronzo, che proprio durante la pandemia ha lasciato il suo lavoro di ingegnere per fondare Officine Investimenti prima, una piattaforma per la divulgazione di informazione finanziaria e NewIT poi, una holding finanziaria che sviluppa programmi per investire nelle Piccole e Medie imprese italiane e nelle Startup con grandi potenzialità.

Proprio tramite l’Equity crowdfunding prima e il Crowdlending successivamente, Domenico raccoglie i fondi per finanziarie il suo progetto.

Per chi non lo sapesse, il crowdfunding è uno strumento di finanziamento che permette alle startup di raccogliere capitali sul mercato, sfruttando canali alternativi o complementari a quelli tradizionali. Il termine crowdfunding si riferisce al processo mediante il quale più persone (crowd o folla) conferiscono, mediante l’utilizzo di appositi portali o piattaforme, somme di denaro (funding) allo scopo di finanziare un progetto.

Le aziende che si avvalgono di questo innovativo strumento di marketing finanziario devono essere in grado di presentare le proprie idee al pubblico, che, a sua volta, ha la possibilità di investire nella startup ed essere in tal modo tra i sostenitori del progetto. Esistono varie tipologie di crowdfunding. Nell’Equity crowdfunding ad esempio, a fronte della partecipazione e del sostegno all’iniziativa, il finanziatore viene remunerato tramite partecipazioni sociali al capitale di rischio della startup (azioni o titoli simili).

Il crowdlending invece, noto anche come social lending, è un modello di finanziamento alternativo non bancario in cui ci sono le figure tradizionali di chi presta il denaro e di chi sottoscrive il prestito, ma quella dell’intermediario viene eliminata. Si tratta di un sistema di microprestiti che avviene attraverso le nuove tecnologie.

A differenza del crowdfunding, il crowdlending è un vero e proprio prestito. Esistono diverse piattaforme che collegano finanziatore e mutuatario, alcune delle quali specializzate in categorie molto specifiche, come il settore immobiliare o la creazione di startup.

Raccogliere tramite Crowdfunding: alcuni consigli

Abbiamo quindi chiesto a Domenico di indicarci dei consigli da dare a chi cerca fondi e sta pensando di ricorrere all’una o all’altra soluzione:

1.Equity Crowdfunding

Dell’Equity Crowdfunding Domenico sottolinea la potenza come strumento accessibile a tutti, con diversi tagli di investimento e che quindi può incentivare anche chi ha poco budget ad investire comunque in un progetto in cui crede.

Tra gli altri vantaggi la possibilità di raccogliere fondi per progetti di lungo termine (3-5 anni almeno) dove si riesce a cogliere una prospettiva di scalabilità del business e dove il management sia disposto a far entrare nell’impresa chi effettivamente possa portare valore aggiunto al progetto stesso.

Non da meno, bisogna considerare come vantaggio anche la risonanza che può avere a livello di marketing e comunicazione essere presenti per mesi su una piattaforma altamente conosciuta come può essere una piattaforma di Crowdfunding.

2. Crowdlending

Ma il crowdfunding non è solo Equity; Domenico ci racconta infatti anche delle sue esperienze con raccolte di Crowdlending grazie alle quali ha finanziato la sua attività di Bed&Breakfast.

Domenico ci ribadisce che il debito su crowd è abbastanza costoso (ci si finanzia al 10-15%) ma allora quali sono i vantaggi?

Ce li riassume così:

  • Possibilità di ottenere liquidità, seppure a costi più alti, sicuramente in tempi più rapidi rispetto al debito bancario
  • Finanziabilità di progetti medio-piccoli
  • Portare più progetti su queste piattaforme oltre a dare visibilità contribuisce a creare un giudizio di credibilità e professionalità da parte dei membri delle loro community, innescando un processo per cui sarà sempre più semplice ottenere fondi per progetti futuri

Il crowdfunding dal punto di vista dell’investiore

A questo punto abbiamo invece chiesto a Domenico di raccontarci la sua esperienza da investitore che lo ha visto coinvolto sia direttamente come persona fisica, sia con la sua Holding NewIT con cui investe nelle PMI italiane quotate in borsa ma anche in altre realtà più promettenti dell’economia reale italiana che in questo momento storico hanno difficoltà ad accedere a debito bancario pur rappresentando il vero motore dello sviluppo economico del nostro paese.

Senza dimenticare poi che questo tipo di investimenti, seppure più rischiosi sono ovviamente anche più remunerativi in termini di ritorno.

Con il crowdfunding quindi si riesce anche, contribuendo con investimenti alla portata di tutti, a fare la differenza sostenendo l’ecosistema innovazione e tutto il tessuto imprenditoriale italiano.

Se vuoi maggiori maggiori informazioni sul crowdfunding, non esitare a contattarci. Uno dei nostri esperti sarà in grado di aiutarti.

Il team BizPlace

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