La valutazione della startup è uno degli elementi chiave nella negoziazione tra i fondatori della startup e gli investitori potenziali della stessa e ne determina il suo successo o fallimento.
Come valutare la tua startup?
Se ti stai chiedendo come valutare la tua startup, allora devi sapere che determinare la valutazione di startup non è affatto semplice a causa della natura e delle caratteristiche particolari di queste aziende. Infatti, i classici metodi utilizzati in finanza, quali il discounted cash flow e il metodo dei multipli, sono metodi che presentano svariate limitazioni se applicati ad aziende che hanno le caratteristiche della startup e soprattutto se sono nei primi anni di vita.
Le metodologie per valutare una startup
Di seguito proviamo a rappresentare metodologie di valutazione studiate appositamente per le startup e utili da conoscere ed applicare.
I primi due sono metodi di valutazione che si adattano particolarmente nei casi di startup che si trovano in fase pre-revenue e nelle loro fasi iniziali di vita, ossia quando sono assenti metriche finanziarie e di business. Proprio a causa di assenza di storico e di traction, si tratta di metodologie estremamente qualitative e con una forte componente di soggettività.
Berkus method: Il metodo di valutazione Berkus è stato sviluppato nel 1990 da Dave Berkus, angel investor di rilievo nel panorama californiano degli anni Novanta. Secondo questo metodo, si identificano delle categorie di rischi tipici che una startup deve affrontare durante il suo cammino a cui si attribuisce un valore. Si tratta di uno strumento utile per stimare in maniera semplice il potenziale valore di una startup, che presenta però una forte componente di soggettività.
Di seguito un esempio pratico:
Scorecard method: Il metodo di valutazione Scorecard è stato sviluppato da Bill Payne, angel investor statunitense. A differenza del metodo Berkus, lo Scorecard allarga l’analisi ad altre startup già finanziate che operano nello stesso settore, infatti in questo caso il primo passo è la determinazione di una valutazione media di settore. Il secondo step invece è quello di trovare un moltiplicatore attraverso la somma di vari fattori chiave, a ciascuno dei quali viene assegnato un peso percentuale che non può superare un valore massimo prestabilito.
Di seguito un esempio pratico:
Infine, il metodo venture capital. A differenza dei due precedenti si tratta di una metodologia a maggiore carattere finanziario poiché permette di valutare la startup sulla base del rendimento atteso da parte dell’investitore. Di seguito gli step del modello:
Fase 1 – Viene effettuata la stima dei risultati economici in uno specifico anno futuro, non troppo lontano nel tempo (da due a cinque anni è il range tipico).
Fase 2 – Viene determinato il valore al termine del periodo (Terminal Value) di previsione applicando il metodo dei multipli (il multiplo si basa su altre aziende del settore che sono state vendute o quotate)
Fase 3 – Il valore stimato alla fine del periodo di previsione viene attualizzato utilizzando il tasso obiettivo di rendimento dell’investitore (target ROI), generalmente molto alto per tener conto del rischio percepito nel business e della probabilità di default dell’impresa.
Fase – I Venture capitalist in cambio del capitale apportato ricevono azioni o quote della società.
Se vuoi maggiori maggiori informazioni che ti aiutino a comprendere come valutare la tua startup, non esitare a contattarci. Uno dei nostri esperti sarà in grado di aiutarti.
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