È stato approvato con la legge di bilancio 2021 il Fondo per l’imprenditoria femminile con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro, ora manca soltanto la firma della Corte dei Conti.
Il Fondo per l’imprenditoria femminile prevede una dotazione iniziale di 40 milioni che verrà integrata successivamente con i 400 milioni previsti nella missione “Inclusione e Coesione” del PNRR.
Cosa prevede il fondo per l’imprenditoria femminile?
Il Fondo prevede un mix di aiuti tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati rivolgendosi a quattro differenti categorie di beneficiari:
1. cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
2. società di capitali con quote componenti del CdA per almeno due terzi di donne;
3. imprese individuali la cui titolare è una donna;
4. lavoratrici autonome.
Come funzionano i contributi alle imprese femminili?
Le attività ammesse sono molteplici e comprendono la maggior parte dei settori industriali più importanti in Italia. Nello specifico, sono compresi l’industria, l’artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi alle imprese, commercio e turismo.
È possibile presentare progetti di investimento con un arco temporale di sviluppo fino a 24 mesi con un tetto di spese ammissibili fissato a 250 mila euro per le nuove imprese e fino a 400 mila euro per quelle già esistenti.
Gli incentivi per le nuove imprese femminili prevedono un finanziamento a fondo perduto che, entro spese ammissibili di 100 mila euro, coprono 80% fino ad un massimo di 50 mila euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%. Se il programma prevede spese superiori a 100 mila euro e fino a 250 mila euro, la copertura scende al 50%.
Per le imprese che invece si trovano nella fase di consolidamento costituite da almeno un anno e massimo tre le agevolazioni sono per il 50% a fondo perduto e per il restante 50% come finanziamento a tasso zero con ammortamento di 8 anni.
Se invece l’impresa ha più di 3 anni le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il fondo perduto, quelle di investimento anche con il finanziamento agevolato.
Sono ammissibili i costi sostenuti successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, successivamente alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della P.iva. I finanziamenti agevolati avranno una durata massima di 8 anni a tasso zero con un pre-ammortamento di almeno 24 mesi, in linea con le tempistiche di sviluppo del progetto stesso.
Il bando sarà gestito da Invitalia che, nelle prossime settimane insieme al MISE, ufficializzerà il giorno del click-day indicando ulteriori specifiche relative alla documentazione necessaria da compilare. L’applicazione sarà trasmessa utilizzando l’innovativa piattaforma di Invitalia per l’accesso ai bandi pubblici.
Le agevolazioni all’imprenditoria femminile sono concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello il che significa che la valutazione delle domande verrà fatta in ordine cronologico di trasmissione e verranno finanziati i progetti fino ad esaurimento fondi.
Cosa fa BizPlace nell’ambito dei finanziamenti agevolati alle imprese femminili?
In BizPlace ci occupiamo di accompagnare le imprese in tutta la fase istruttoria a partire dalla redazione della documentazione iniziale, piano di impresa e piano dei costi, fino alla rendicontazione finale. Il team esperto di finanza agevolata ha strutturato un processo automatizzato di fast check iniziale che permette di verificare fin da subito la fattibilità finanziaria del progetto e capire eventuali accorgimenti e miglioramenti da apportare per aumentare le probabilità di ottenimento del finanziamento stesso.
Se hai bisogno di chiarimenti o vuoi ricevere maggiori informazioni non esitare a contattarci!
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