Il Credito d’Imposta Formazione 4.0 – Novità e caratteristiche

Il Credito d’Imposta Formazione 4.0 – Novità e caratteristiche

Il credito d’imposta 4.0 è una misura di agevolazione fiscale prevista dal Piano Nazionale Impresa 4.0 del MISE, volta a stimolare gli investimenti destinati alla formazione del personale dipendente al fine di sostenere il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

Nel corso degli anni è stato rinnovato più volte e l’ultima modifica, prevista dal Decreto Aiuti, ha apportato grossi vantaggi grazie all’aumento delle aliquote.

Quali sono i benefici delle nuove aliquote del credito d’imposta per la formazione 4.0?

  • Per le piccole imprese un incremento dal 50% al 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300 mila euro;
  • Per le medie imprese un incremento dal 40% al 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro;
  • Per le grandi imprese il credito rimane invariato al 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

Ci sono, tuttavia, due condizioni che devono essere rispettate per poter ottenere l’aumento di credito d’imposta:

  • le attività formative devono essere erogate dai soggetti individuati con decreto del MISE da adottare entro 30 giorni dalla data della sua entrata in vigore;
  • i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle competenze derivanti dalle attività formative devono essere certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale.

Qualora le suddette condizioni non venissero rispettate, le misure del credito d’imposta scendono al 40% per le piccole imprese e al 35% per le medie imprese.

Inoltre, la misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi  annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.

Quali sono le spese ammissibili?

Tra le novità del 2022, è stato introdotto un ampliamento delle spese ammissibili al credito

d’imposta. Dunque, rientrano:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione (ovvero spese di viaggio, materiali e forniture con attinenza diretta al progetto, ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da

riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione). Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione di quelle minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;

  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Cosa finanzia?

Hanno diritto al credito d’imposta le attività di formazione riguardanti le seguenti tecnologie:

-big data e analisi dei dati;

-cloud e fog computing;

-cyber security;

-simulazione e sistemi cyber-fisici;

-prototipazione rapida;

-sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);

-robotica avanzata e collaborativa;

-interfaccia uomo macchina;

-manifattura additiva (o stampa tridimensionale);

-internet delle cose e delle macchine;

-integrazione digitale dei processi aziendali.

A chi è rivolto?

Possono richiedere il credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Come si accede all’agevolazione?

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

È utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Infine, per poter accedere al credito d’imposta, il sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione, da allegare al bilancio, rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

I costi affrontati per adempiere a quest’obbligo di certificazione sono tuttavia ammissibili ad incremento diretto del credito d’imposta entro il limite di 5.000 euro.

Se vuoi approfondire maggiormente il tema, non esitare a contattarci. Uno dei nostri esperti sarà in grado di aiutarti.

Il team BizPlace

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