Il nuovo Fondo Imprese Creative

Il nuovo Fondo Imprese Creative

È partito il 5 Luglio 2022 il Fondo Imprese Creative gestito da Invitalia. La misura agevolativa ha lo scopo di promuovere la nuova imprenditorialità e lo sviluppo di imprese del settore creativo e favorire la collaborazione tra imprese del settore creativo ed imprese di altri settori produttivi. 

La dotazione del fondo partito il 5 Luglio ammonta a 28 milioni di euro ed è dedicata all’intervento per la nascita, lo sviluppo o il consolidamento delle imprese creative italiane. 

L’impresa creativa è un’impresa operante nel settore creativo la cui attività, come risultante dal registro delle imprese, è individuata da uno dei codici Ateco elencati all’allegato 1 al decreto 19 novembre 2021. 

Il settore comprende: le attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all’architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all’artigianato artistico, all’audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, all’editoria, alla radio, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità.

Possono presentare la domanda singole imprese creative ma anche imprese nell’ambito di progetti integrati, ovvero progetti di collaborazione tra aziende comprese quelle non creative, purchè il loro ruolo all’interno sia non preponderante sia in termini di numero di partecipanti che in relazione al programma di spesa.

Le imprese proponenti devono essere classificate come micro, piccole, o medie imprese e devono svolgere almeno una delle attività economiche indicate nell’allegato 1 al decreto che riporta tutto l’elenco dei codici ateco ammissibili (decreto 19 novembre 2021). 

Possono presentare la domanda anche le persone fisiche per sviluppare una propria idea imprenditoriale nel settore creativo, ma con il vincolo di dover costituire l’impresa creativa entro 60 giorni dall’ammissione all’agevolazione. 

Le spese ammissibili sono quelle sostenute dopo la presentazione della domanda di agevolazione o in caso di imprese costituende dopo la costituzione dell’impresa. I programmi devono avere un importo non superiore a 500.000 euro al netto di iva e devono essere realizzati entro 24 mesi dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione.

La concessione degli aiuti è disposta per le imprese che hanno le seguenti caratteristiche: 

– non quotate 

– micro e piccola dimensione 

– costituite ed iscritte nel registro delle imprese da non più di 5 anni 

– che soddisfano gli ulteriori requisiti previsti dall’art. 22 GBER (in particolare che non abbiano distribuito gli utili e che non siano costituite a seguito di fusione). 

Le imprese che non rispettano tali requisiti riceveranno le agevolazioni ai sensi del Regolamento dei Minimis. 

Le agevolazioni coprono fino all’80% del programma di spesa ammissibile, l’80% è diviso per un 40% con un finanziamento agevolato a tasso 0 ed il restante 40% come contributo a fondo perduto (esclusa l’iva).

 

Le spese di investimento ammissibili comprendono: 

– Impianti, macchinari e attrezzature

– Immobilizzazione immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, incluso l’acquisto di brevetti o di relative licenze d’uso (es. piattaforme web, software). 

– opere murarie, nel limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile 

– spese di capitale circolante, nel limite del 50% delle spese di investimento complessivamente ritenute ammissibili (materie prime, servizi di carattere ordinario, godimento di beni di terzi, utenze, perizie tecniche, costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato che non abbia beneficiato di alcun’altra agevolazione).

L’erogazione delle agevolazioni avviene mediante la presentazione da parte del beneficiario di massimo 4 stati di avanzamento lavori (SAL) e vi è la possibilità per l’impresa beneficiaria di richiedere l’erogazione di un anticipo non superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria. 

Le richieste di erogazione non devono avere un importo inferiore al 20% dei costi ammessi, fatta salva la richiesta di erogazione del SAL a saldo che può essere presentata per l’importo residuo dell’investimento ammesso. 

Inoltre, le startup innovative o pmi innovative beneficiarie, a fronte di investimenti di terzi nel proprio capitale di rischio, possono richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contribuito a fondo perduto per un importo pari al 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e fino ad un massimo del 50% del finanziamento concesso.

La misura prevede, il 22 settembre 2022, anche il lancio di un nuovo fondo con dotazione di 10 milioni di euro per le imprese italiane che vogliono avvalersi di servizi specialistici rilasciati dalle imprese creative.

Il Fondo Imprese Creative rappresenta un importante opportunità di sviluppo sia per le imprese che vogliono avviare un’idea imprenditoriale in questo settore e sia per quelle che vogliono consolidare o espandere il proprio business e BizPlace, come società di consulenza specializzata, si propone di supportare tali attività in tutto il percorso necessario all’ottenimento della misura agevolativa.

Se vuoi maggiori informazioni sul bando, non esitare a contattarci.

Il team BizPlace

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