Credito d’Imposta Beni Strumentali: Un’opportunità di crescita per le Imprese

Credito d’Imposta Beni Strumentali: Un’opportunità di crescita per le Imprese

Nel contesto economico attuale, le imprese sono chiamate a rispondere a sfide sempre più complesse. L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dei processi produttivi sono diventate imprescindibili per mantenere e accrescere la propria competitività. Per incentivare tale trasformazione, lo Stato ha introdotto un’agevolazione fiscale denominata “Credito d’Imposta per investimenti in beni strumentali“. Ma cosa significa esattamente? E come può aiutare le imprese?

 

Cos’è il Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali

Questa agevolazione ha l’obiettivo di sostenere le imprese che investono in beni strumentali nuovi, sia materiali che immateriali, finalizzati alla modernizzazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. In parole semplici, se un’impresa decide di acquistare nuovi macchinari o software per migliorare le proprie attività, può beneficiare di un credito d’imposta. Questo credito può essere visto come uno sconto sull’acquisto che l’impresa potrà utilizzare per compensare i suoi futuri pagamenti di imposte.

 

Come Funziona

Il credito d’imposta può essere utilizzato a partire dall’anno in cui i nuovi beni vengono effettivamente integrati nei processi produttivi dell’impresa, un processo noto come “interconnessione”. Questo termine si riferisce alla comunicazione tra i nuovi beni acquisiti, che siano materiali o immateriali, e i sistemi già presenti nell’azienda.

In merito ai beni materiali strumentali nuovi tecnologicamente avanzati, l’agevolazione è applicabile agli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2025, purché entro questa data l’ordine sia stato accettato dal venditore e l’impresa abbia pagato almeno il 20% del costo di acquisizione.

In particolare, i beni agevolabili si dividono nelle seguenti tre categorie:

1) beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti. In tale categoria rientrano, ad esempio, macchine utensili destinate ad una serie di operazioni (asportazione, assemblaggio, giunzione e saldatura, ecc.); robot e sistemi robotizzati; magazzini automatizzati e interconnessi; ecc.;

2) sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità. In tale categoria rientrano, ad esempio, sistemi di misura per la verifica dei requisiti geometrici di prodotto; sistemi per l’ispezione e la caratterizzazione dei materiali (ad esempio macchine di prova materiali); sistemi intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici; ecc.;

3) dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0. In tale categoria rientrano, tra l’altro, postazioni di lavoro adattabili in maniera automatizzata alle caratteristiche fisiche degli operatori; sistemi per il sollevamento/traslazione di carichi o oggetti esposti ad alte temperature; dispositivi wearable e di realtà aumentata nonché apparecchiature di comunicazione tra operatore e sistema produttivo; interfacce uomo-macchina intelligenti.

 

Chi può Beneficiare dell’Agevolazione

Il Credito d’Imposta è accessibile a tutte le imprese che acquistano beni strumentali nuovi tecnologicamente avanzati. Questi possono essere acquistati a titolo di proprietà, in leasing, realizzati mediante appalto, o realizzati in economia.

 

Come si Utilizza il Credito

Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione sugli F24. Per gli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2020 e il 15 novembre 2020, il credito può essere utilizzato in 5 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello dell’interconnessione dei beni. Per investimenti effettuati dopo il 16 novembre 2020, invece, il credito si utilizza in 3 quote annuali, sempre a partire dall’anno di interconnessione dei beni.

Inoltre, nel caso in cui la quota annuale o parte di essa non sia utilizzata, l’ammontare residuo potrà essere riportato in avanti nelle dichiarazioni dei periodi d’imposta successivi senza alcun limite temporale.

 

Cumulabilità e Accesso

Il credito d’imposta può essere cumulato con altre agevolazioni (fiscali e non) che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto. Per accedere al credito, le imprese devono produrre una perizia tecnica o un attestato di conformità rilasciati da professionisti o enti accreditati. Tuttavia, per i beni di costo non superiore a 300.000 euro, è sufficiente una dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa.

Il Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali rappresenta un’opportunità significativa per le imprese. Non solo consente di modernizzare i processi produttivi, ma fornisce anche un beneficio fiscale tangibile. Se l’impresa è pronta ad intraprendere il percorso verso la digitalizzazione, questa misura agevolativa rappresenta il sostegno finanziario di cui ha bisogno.

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